skip to Main Content

Numeri in crescita per il Rating, ma l'upgrade conviene davvero?

Nel 2016, il Rating di Legalità ha superato i 2000 casi chiusi da parte dell’AGCM – l’Autorità Antitrust che è deputata al rilascio del patentino di legalità, che è indicato in «stelle», (da 1 stella a un massimo di 3), ed è gratuito: può essere richiesto compilando il Formulario scaricabile direttamente al sito dell’AGCM qui.
 
Per ottenerlo, le aziende, di qualunque tipologia, in forma collettiva o individuale, devono rispettare 3 requisiti imprescindibili:
 

  • sede operativa nel territorio nazionale;
  • fatturato minimo di 2 milioni di euro nell’ultimo esercizio chiuso nell’anno precedente alla richiesta di Rating;
  • iscrizione al registro delle imprese da almeno due anni alla data della richiesta di attribuzione del Rating.

Le richieste di Rating nell’anno 2016 hanno caratterizzato un trend sempre in ascesa: le domande sono state 2118 rispetto alle 1427 del 2015, con un incremento del 48%. In crescita anche le attribuzioni: 1499 nel 2016 contro le 1046 dell’anno precedente (+43%). Sono stati inoltre attribuiti 64 rinnovi rispetto ai 40 del 2015 (+60%).
Complessivamente, dal gennaio 2013, quando è entrato in vigore il Regolamento Agcm, sono giunte all’Autorità 4603 richieste di rating e sono state concesse oltre 3000 attribuzioni (il 68% dei casi), mentre i dinieghi sono stati 161 (il 4%). Le imprese che hanno ottenuto la conferma del rating sono state 121 (3%), 80 quelle che hanno migliorato la loro qualità (2%), 108 hanno avuto il rinnovo (3.7%), mentre le revoche sono state 10 (0,3%).
Alle aziende il Rating conviene?
 
Le aziende richiedenti possono contare su alcuni vantaggi competitivi:

  • più opportunità di business,
  • maggiore trasparenza e visibilità sul mercato
  • migliore immagine sul territorio di appartenenza (anche grazie all’apposita sezione sul sito dell’AGCM con i nomi delle imprese titolari del Rating).

 
Oltretutto, il  Rating è riconosciuto a norma di legge:
1) dalle AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE, che tengono conto delle imprese “stellate” nell’emanazione di bandi o nella concessione di finanziamenti.

  • CONCEDENDO PREFERENZA IN GRADUATORIA;
  • ATTRIBUENDO UN PUNTEGGIO AGGIUNTIVO;
  • RISERVANDO UNA QUOTA DELLE RISORSE FINANZIARIE ALLOCATE.

2) dagli ISTITUTI DI CREDITO, che tengono conto del Rating:

  • RIDUCENDO LA TEMPISTICA E GLI ONERI RELATIVI PER LE RICHIESTE DI FINANZIAMENTO;
  • VARIANDO LA DETERMINAZIONE DELLE CONDIZIONI ECONOMICHE DI EROGAZIONE, se se ne riscontra rilevanza rispetto all’andamento del rapporto creditizio.

3) dal NUOVO CODICE DEGLI APPALTI, che inserisce il Rating di Legalità come criterio premiale nella valutazione dell’offerta di gara:

  • ALL’ART. 93: nei contratti di servizi e forniture, l’importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo è ridotto del 30% per gli operatori economici in possesso del rating di legalità.
  • ALL’ART. 95: le amministrazioni aggiudicatrici indicano nel bando di gara i criteri premiali che intendono applicare alla valutazione dell’offerta, in relazione al maggior rating di legalità dell’offerente.

Ora, già aver ottenuto il Rating a livello base è un buon punto di partenza per un’impresa, perchè la differenzia dalla concorrenza non proprio trasparente e certifical’operare nella legalità. Ma il Rating può funzionare molto meglio che come un semplice riconoscimento!
Ad esempio, Roma Capitale ha emanato un bando a fine anno 2016 per il rifacimento del selciato di Piazza Venezia e a pag. 6, il bando attribuisce 7 punti in più all’impresa dotata di Rating di Legalità a tre stelle!
La ratio è quindi chiara: maggiore è il punteggio ottenuto, migliori saranno le opportunità di vincere bandi e ottenere finanziamenti.
 

Se il tuo Rating è in via di rinnovo e stai pensando ad un upgrade contattaci, possiamo aiutarti!

Scrivi a rating-legalita@bilanciarsi.it
 

Back To Top
Chiamaci oraEmail